lunedì 21 marzo 2011

Agostino San

Un uomo che va mendicando la nomèa di eloquente, davanti a un giudice, uomo esso pure, in mezzo a una folla di uomini, mentre con odio feroce inveisce contro il suo nemico, pone tutta la cura a non pronunziare erroneamente omines e non si preoccupa se il suo pazzesco furore toglie di mezzo un uomo dal consorzio degli uomini.

Sant'Agostino, Le confessioni di un peccatore, I, XVIII


Voglio ricordare le turpitudini del mio passato e la corruzione carnale della mia vita; non già che le ami, ma per amar Te, o mio Dio. [...]
Durante la mia adolescenza bruciai di passione per piaceri bassi, osai inselvatichirmi in amori svariati e tenebrosi; la mia bellezza ne fu inquinata, e per la brama di piacere a me stesso e agli occhi degli uomini diventai putredine agli occhi tuoi.

Sant'Agostino, Le confessioni di un peccatore, II, I

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