mercoledì 23 marzo 2011

Profonda notte

All'estivo “Dario Argento by night 2009” – se così vogliam definirlo – io c'ero. Evento unico e irripetibile, direi. Si proiettò in piazza CLN Profondo rosso, accompagnato musicalmente dal vivo. Per una volta, quella via Roma così inutilmente geometrica e razionale è diventata un cadavere che per qualche miracolo esce dalla bara (metafora in tema). Gli spettatori, o seduti sulla carreggiata o sotto i portici, avrebbero riempito un liceo. Io, zombie insofferente e girovago, rimpallavo da un baretto all'altro (ma senza consumare), fra l'inquietante carnaio. Aggredito dai decibel fuori misura del palco. La fontana allegorica del Po e della Dora, dietro il maxischermo, che se li (as)sorbiva tutti, dal primo all'ultimo.
In sordina, solo gli sguardi fra tanti sconosciuti. Lì per sentirsi urlare nelle orecchie da donne tagliuzzate. Nella piazza che fu davvero un set del film.

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